Diretto da Stefano Bartezzaghi e promosso da Fondazione Livorno, il festival è gestito e organizzato da Fondazione Livorno - Arte e Cultura, con la collaborazione del Comune di Livorno e il patrocinio della Regione Toscana. Partner della manifestazione Trenitalia e Aedes Siiq, con il supporto di Pictet. Media partner Rai Radio2. In tre giorni all'insegna di eventi, mostre, proiezioni cinematografiche e laboratori per bambini e ragazzi, filosofi, scrittori, giornalisti, letterati, storici dell'arte e del cinema e, naturalmente, comici, s'interrogheranno sul significato della risata. "Ai temi della comicità e dell’umorismo si addice quella competenza leggera che non vuole costruire discorsi solenni e chiusi in se stessi, ma tenere sempre aperti dialoghi e giochi, nel tentativo di migliorare il nostro umore e, insieme, il nostro acume - afferma il direttore del festival Bartezzaghi -. È stato questo il criterio predominante, se non l’unico, che ha ispirato le scelte del programma: la speranza è che ci aiuti a preservare una fra le più imprescindibili (ma anche fra le più sottovalutate) delle vere necessità della vita, individuale e associata: il senso del ridicolo, appunto".
01 settembre 2016
Focus su umorismo, comicità e satira a 'Il senso del ridicolo'
Diretto da Stefano Bartezzaghi e promosso da Fondazione Livorno, il festival è gestito e organizzato da Fondazione Livorno - Arte e Cultura, con la collaborazione del Comune di Livorno e il patrocinio della Regione Toscana. Partner della manifestazione Trenitalia e Aedes Siiq, con il supporto di Pictet. Media partner Rai Radio2. In tre giorni all'insegna di eventi, mostre, proiezioni cinematografiche e laboratori per bambini e ragazzi, filosofi, scrittori, giornalisti, letterati, storici dell'arte e del cinema e, naturalmente, comici, s'interrogheranno sul significato della risata. "Ai temi della comicità e dell’umorismo si addice quella competenza leggera che non vuole costruire discorsi solenni e chiusi in se stessi, ma tenere sempre aperti dialoghi e giochi, nel tentativo di migliorare il nostro umore e, insieme, il nostro acume - afferma il direttore del festival Bartezzaghi -. È stato questo il criterio predominante, se non l’unico, che ha ispirato le scelte del programma: la speranza è che ci aiuti a preservare una fra le più imprescindibili (ma anche fra le più sottovalutate) delle vere necessità della vita, individuale e associata: il senso del ridicolo, appunto".